Tassazione sulle vincite online: come regolarsi con il fisco?

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Il mondo del casinò online non è esente alle tasse. Può attirare  molti per i profitti, per la continua sfida alla fortuna in attesa del proprio turno e di avere ingenti somme di guadagno, ma ignorano forse l’aspetto più importante: la tassazione vincite.

Nessuno se ne preoccupa, ma bisogna pagare le tasse allo stato per i migliori casinò online.

È così a livello globale, Italia inclusa. Il gioco d’azzardo costituisce parte e fonte di redditi, di conseguenza ci sono delle imposte e tasse da pagare.

Tuttavia, i giocatori principianti si trovano impreparati: come funziona? Le vincite come vanno dichiarate? Slot machine, casinò, scommesse? Qual è la differenza?

Abbiamo scritto la guida alla tassazione vincite gioco sul web per giocare in modo responsabile ed essee in regola con il fisco.

La tassa sul gioco d’azzardo come funziona?

Fino a qualche decennio fa il gioco d’azzardo, totocalcio, lotterie come l’Enalotto, non erano colpite da tassazione e quindi i soggetti non avevano nessuna imposta da parte dello Stato da pagare.

Oggi, la tassazione sulle vincite al gioco (slot, lotterie, ecc.) in Italia è una delle più alte a livello europeo.

È  dall’anno 2012 che le lotterie hanno una tassa del 6% sulle vincite superiori ai 500 euro.

E un nuovo articolo del 2017 è causa di disposizioni che hanno colpito numerosi giochi.

I casinò, elotto e lotterie, Win for Life, il gratta e vinci, etc. sono stati tassati dal PREU (prelievo erariale unico) arrivando anche al 19% in alcuni casi.

Il governo con il Decreto Dignità del 2018 ha portato ulteriori tasse sul gioco di casinò, e vietato le corte e lunghe pubblicità del gioco d’azzardo. Le disposizioni per tasse per le Vlt sono salite 6,25% e per le slot a oltre il 19%.

Il punto di partenza imponibile della ritenuta è costituito dal valore normale complessivo dei premi assegnati, c che è determinato ai sensi dell’art. 9 del TUIR (C.M. 7.3.97 n. 69).

L’applicazione di una ritenuta d’imposta (art. 30 del DPR numero 600/73) è sui redditi derivanti da premi e vincite.

La legge citata dell’articolo 30 prevede che fanno reddito:
  • Premi assegnati a soggetti per i quali gli stessi assumono rilevanza reddituale, ai sensi dell’art. 6 del TUIR
  • Servizi e premi diversi da quelli dati da titoli
  • Vincite derivanti dalla fortuna, da diversi giochi di abilità, dall’attività di concorsi a premio, da pronostici e da scommessa.
La ritenuta citata ha le seguenti aliquote:
  • del 10% (elotto, lotterie, tombole, pesche o banchi di beneficenza autorizzati a favore di enti e comitati di beneficenza)
  • del 20% (giochi svolti in occasione di spettacoli radio-televisivi, competizioni sportive o manifestazioni di qualsiasi altro genere
  • del 25%, il resto dei casi.

I criteri di determinazione del valore normale si riferiscono al beneficiario della vincita, in quanto percettore del reddito (Risoluzione n. 54/E/2004).

Casino

La detrazione sui casinò è pari al 25% della somma vinta dal singolo giocatore e si applica sugli importi pari o superiori a 100 euro.

La vincita che la persona ottiene è già al netto della trattenuta fiscale. Sarà compito dell’operatore versare allo Stato le liquidazioni periodiche delle imposte a suo carico.

La soglia massima di un pagamento in contanti è 1999,99 euro, questo per le leggi contro il riciclaggio.

In caso di vincita maggiore, il pagamento verrà effettuato tramite bonifico bancario o un altro metodo digitale e tracciabile, come ad esempio l’assegno.

Nel caso di casinò sul web, il premio viene dato tramite accredito sul conto del giocatore.

Scommesse sportive

L’imposta su scommesse (sportive e non sportive) è a quota fissa (D. Lgs. 504/98) ed è applicata sulla differenza tra le somme giocate e le vincite avute.

Le aliquote sono pari al 18% per la raccolta in rete fisica e al 22% se la raccolta è a distanza. L’articolo (art.) 1, comma 945, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, prevede ciò dal 1° gennaio 2016.

Lotterie

La lotteria più famosa in italia è il SuperEnalotto, che arriva nelle vite degli scommettitori il 3 dicembre 1997 con la prima estrazione.

La tassazione vincite è stata portata al 6% con il Decreto Legge 50/2017 (prima era previsto un solo punto di percentuale, come stabilito dall’art. della legge 699 del 6/08/1967).

Questa imposta colpisce anche il Gratta&Vinci e si applica a vincite di somme maggiori di 500 euro.

Il Lotto è il gioco più antico e amato dagli italiani. La gestione è affidata dal Ministero delle Finanze a Lottomatica e per i prelievi di vincite pari o superiori a 500 euro l’imposta è pari all’8%.

L’aliquota del gioco 10eLotto è passata dall’8% all’11% a luglio 2019.

Le video lottery sono soggette a un PREU (Prelievo Erariale Unico) ad ogni click del tasto play e quindi su ogni singola vittoria.

Tuttavia, l’aliquota è passata dal 2% all’attuale 7,9% fino al 12% per le vincite più consistenti.

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Le vincite da giochi all’estero devono essere dichiarate?

Sì, quelli approvati dall’AAMS sono i giochi (slot, ecc.) su siti online italiani. Infatti, in caso di vincita su piattaforme all’estero è il giocatore che da contribuente deve dichiarare tutte le vincite e evitare così una contestazione per evasione fiscale.

Quando devi dichiarare le tue vincite?

Le vincite vanno sempre dichiarate, perché per le disposizioni del governo costituiscono fonte di reddito.

Se la giocata è stata effettuata su un sistema con licenza AAMS, la vincita sarà già tassata e di conseguenza erogata al netto senza punto di imposta. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate può far controlli alle attività nel corso del tempo.

La nostra raccomandazione: gioca sempre su siti autorizzati

Il consiglio è operare su sistemi legali e autorizzati. I premi sono già tassati e uno dei servizi è la documentazione bancaria necessaria in caso di controlli del fisco.

In caso di illegalità, le sanzioni vengono date sia all’operatore che al giocatore. Le ricevute telematiche delle vittorie e relativi prelievi attestano la provenienza da una piattaforma a norma.

Botta e risposta sulla tassazione vincite online. Una guida completa, tuttavia non è sempre semplice districarsi fra termini come: imposta, legge e governo, ritenuta, servizi e disposizione.


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FAQ

Come funzionano le tasse sul gioco d’azzardo?

Le vincite di giochi d’azzardo su operatori con la tanto citata licenza AAMS sono già tassate ed erogate al netto.

I bonus di benvenuto e le promozioni non sono tassati: infatti non sono prelevabili, ma devono essere giocati sulla piattaforma stessa. L’applicazione di una ritenuta d’imposta è sui redditi provenienti da premi e vincite.

Ho vinto dei soldi in un casinò online all’estero, devo dichiarare le mie vincite?

Le vincite vanno sempre dichiarate e comunque devono rispettare le regole del fisco.
Infatti, se le vincite vengono accreditate su un conto corrente estero, devono essere sottoposte al monitoraggio fiscale (a carico del contribuente), in quanto fonte di reddito.

È l’obbligo della compilazione citata del quadro RW nella dichiarazione dei redditi, nel Modello Redditi PF per tutte le persone fisiche che sono residenti fiscalmente in Italia e detengono investimenti all’estero.

Le vincite all’estero sono ritenute redditi di fonte estera imponibili in Italia. Tuttavia, questo obbligo c’è sempre, anche se oltre al periodo d’imposta, l’utente non ha più investimenti o attività finanziarie all’estero.

Cosa succede se non dichiaro le mie vincite?

Si rischia grosso. Se i soggetti utilizzano operatori non autorizzati compiono reato penale (art. 1, Decreto legislativo numero 496/1948).

Infatti, sia l’operatore che il giocatore stanno agendo illegalmente, i pagamenti in denaro per il gioco in Italia sono riservati allo stato.

Il consiglio è scegliere sempre un operatore legalizzato in Italia, regolamentato e con regolare licenza.

Il giocatore deve assicurarsi un’esperienza sicura, legale e trasparente per giocare: infatti, le vittorie online presso concessionari legalizzati dal governo nel bel paese sono già soggetto di tassazione e imposte.

Tutto ciò che non ha licenza viene monitorato dal fisco, e le banche italiane sono tenute a comunicare periodicamente all’AAMS tutte le transazioni che i loro clienti fanno, derivanti da conti di gioco su casinò senza licenza e lotterie non legali.

In caso di un controllo e disposizioni dall’Agenzia delle Entrate questo causa fenomeni di evasione.

Come vengono tassate le vincite dei casinò senza licenza?

Bisogna sempre pagare ogni tassa sulle vincite anche se il sito è estero. I casinò senza licenza AAMS sono ritenuti non legali.

Ad esempio, se l’operatore non ha licenza italiana, ma Curacao, il denaro vinto si aggiunge alla base imponibile che viene presa in considerazione nel calcolo dell’Irpef.

Ovviamente, più la base è alta, più la percentuale IRPEF da pagare sarà alta. L’aliquota IRPEF marginale può essere fino al 43% per un reddito annuo superiore a 75 mila euro.

Le vincite andranno messe nella dichiarazione dei redditi, riportandole nel Modello Unico (il 730 non è valido) in quanto fonte di “Redditi diversi”.

In ogni caso, per qualunque causa citata il consiglio è chiedere una consulenza al commercialista.

 

Luca
Luca
Dopo diversi anni di freelance e creazione di contenuti per pubblicazioni nazionali, Luca è oggi uno dei content writer per miglioricasinoonline.info. E' un esperto di sport e scommesse sportive e adora il gioco d'azzardo.
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Ciao, sono Luca, il proprietario del sito, ho 2 minuti per rispondere alle tue domande, cogli l'occasione!
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